Gabriele Formentini
Te ne rendi conto subito che stai per partire per un posto diverso dal solito, un luogo dove l'inverno é il padrone incontrastato e dove la Natura giace incontaminata sotto il candido manto bianco della neve. A mano a mano che l'aereo da Stoccolma in rotta per Kiruna si porta verso latitudini sempre più elevate, nonostante le lancette dell'orologio siano puntate sul mezzogiorno, il Sole tende a scendere sempre più verso sull'orizzonte fino a che l'ombra sulla punta delle ali si fa lunghissima per scomparire prima di atterrare sulla pista ghiacciata dell'aeroporto più a nord della Svezia. Quando scendi dall'aereo l'aria purissima ti entra fredda dentro i polmoni e ti ritrovi a guardare la nuvoletta del fiato condensare ad una temperatura che, nonostante sia pieno giorno, raggiunge quasi i -20C. Tutto attorno é avvolto da una strana luce azzurrognola: è la blue-daylight. Il 6 gennaio, ancora nella notte polare, alla latitudine di 67°49’N il Sole non fa ancora capolino sull'orizzonte. Quando si lascia l'aeroporto e ci si avvicina alla città di Kiruna l'impressione che si ha é quella di trovarsi in un avamposto minerario. Qui infatti c'è la più grande miniera di ferro d'Europa, la cui produzione che si spinge oltre i 1.000 m sotto il livello del terreno, é capace di riempire qualcosa come 10-15 treni al giorno da oltre 50 vagoni di 100 tonnellate di materiale ciascuno. Così quando si scende a 500 metri sotto terra per carpire i segreti di questo immenso impianto minerario é facile vestire i panni di Axel, il nipote del professore Otto Lidenbrock che è protagonista del libro "Viaggio al centro della Terra" di Jules Verne. Kiruna non vive solo del proprio ricco sottosuolo. Ad un'ora di auto da percorrere nel nulla più assoluto trova posto Esrange la base spaziale svedese, centro di ricerca e controllo di satelliti e dalla quale vengono lanciati razzi per sperimenti scientifici in voli suborbitali fino a 800 km di quota. E proprio Kiruna é stata scelta dalla Virgin Galactic del magnate Richard Branson come unica base in Europa dalla quale far partire i primi turisti spaziali per i voli suborbitali dal costo di 200 mila dollari. Il nome scelto dall'amministrazione comunale svedese per il piano di sviluppo della cittá é "Kiruna Sky City 2020" e ciò é sufficiente per rendere l'idea. Ancora un paio d'anni ed i primi turisti spaziali arriveranno da queste parti per varcare la fatidica soglia dei 100 km di quota ed essere inseriti a pieno diritto in quella ristretta cerchia di persone che si chiama astronauti. A queste latitudini d'inverno é possibile assistere anche ad uno dei più belli spettacoli di Madre Natura: l'Aurora Boreale. Ed é anche per la presenza della "Dama sfuggente" che la Virgin Galactic ha scelto Kiruna: quale modo migliore per coronare il proprio volo spaziale? Per i fortunati astronauti essere proiettati a 100 km di quota vorrà dire quasi immergersi nelle Northern Lights, le Luci del Nord come é conosciuta comunemente in inglese l'Aurora Boreale. Northern Lights é anche il nome del viaggio da noi creato che in occasione della prima edizione ha regalato a circa venti persone la possibilità di conoscere un mondo fatato, avvolto da un alone di mistero reso ancor più suggestivo dalle emozioni che solo l'Aurora Boreale é in grado di trasmettere. Emozioni impossibili da descrivere a parole e che gli scatti di una macchina fotografica possono solo parzialmente rendere giustizia catturando in un fermo immagine quell’incredibile movimento di luci e colori che sovrasta gli occhi e la mente. Durante l'inverno ci sono altri protagonisti che sovrastano tutto e tutti: il freddo e il ghiaccio. Il veder scendere i numeri del termometro dell'auto verso valori sempre più negativi si trasforma in una vera e propria sfida e scommessa... -26, -27... -30C! E allora le auto si fermano nel mezzo della tundra artica, nessuno in vista ad est ed ad ovest, si esce allo scoperto per vivere l'esperienza dei -30C. Ed anche questa é un'altra emozione da chiudere nel cassetto e da custodire gelosamente tra i propri ricordi. A queste temperature tutto é ghiaccio, tanto che da queste parti ogni anno prende vita dalle acque di uno dei fiumi più puliti al mondo l'originale Ice Hotel. Dormire dentro un sacco a pelo sopra una pelle di renna posta sopra un letto di ghiaccio puro é di certo una di quelle esperienze che difficilmente dimenticherete.
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Gli autoriSono persone che hanno viaggiato con noi e che hanno deciso di condividere le proprie emozioni scrivendo dei racconti, delle poesie, delle testimonianze I racconti
Marzo 2018
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