di Daria Romei
La musica che accompagna questo viaggio è Experience di Einaudi. Non so come altro definire questo luogo sperduto in cima al mondo dove tutto ruota intorno a due parole Experience ed Extreme. Extreme sono le temperature che ci accompagnano durante il giorno: dai -21 della motoslitta ai +85 della sauna. Estremi sono i tempi delle escursioni termiche, giusto il tempo di togliersi la tuta artica per passare dal freddo al caldo e tempo di uscire dalla sauna per rotolarsi nella neve fuori quelle per passare dal caldo al freddo. Estremi sono i panorami: un deserto di neve, una distesa infinita di sfumature di bianco, di azzurro, di celeste, di ghiaccio. Un susseguirsi senza fine di forme dolci, di profili romantici, di sensazioni magiche. Abituati come siamo a vivere in gruppo, difficilmente sono comprensibili questi spazi sconfinati dove non vi è altro che natura estrema, forme armoniche, abbinamenti strappacuore tra rocce e neve. nessuna impronta umana se non quella temporanea, di breve passaggio. Il tempo di lasciare una traccia che poi la natura cancella senza veto. Solo qualche renna a brucare un cibo invisibile, poi altro che bianco. Se durante la visita alla grotta nel ghiacciaio mi sono sentita come lo scoiattolo dell'era glaciale, a cavallo della motoslitta ero dentro Frozen: il sole rende tutto eccezionalmente bello tanto da toccare con mano quella sensazione unica di trovarsi in un luogo dove tutto è puro, bello, armonico. Siamo partiti alle otto ed abbiamo guidato 185 km per andare sulla costa est dove vivono gli orsi polari. Experience, si è un'esperienza far volare un bolide di motoslitta fino a 60 km/h attraverso valli, vette, morene di ghiaccio. Affrontare cosi lunghe distanze con la sola certezza di non poter contare altro che su come ti sei organizzato alla partenza... Cinque strati sotto la tuta artica, guanti lapponi, calzini di lana, le taniche di emergenza, il cibo ed i fucili. Experience è stato il mio primo picnic ma -20C: una super minestra di piselli, mais, curry e qualche fusillo buttato lì che tanto male non fa mai, mangiata con un cucchiaio di legno da dentro un termos. In un bicchiere di legno invece la bevanda per eccellenza: un dolcissimo tanto ustionante succo di mirtillo, effettivamente è stato strano dover soffiare per raffreddarlo... Experience, senza ombra di dubbio, è stato fare la pipì a -20C. D'altronde siamo umani con un sacco di esigenze rispetto agli animali, oltretutto con disparità tra i sessi in questo caso: provate a trovarvi in cima ad un cliff, con panorami spettacolari sotto, davanti, dietro di voi. E con un solo unico mucchietto di neve per la tutela della privacy. Ma soprattutto, provate a essere donne e riuscire a far pipì fuori della tuta artica, annessi inclusi (cappuccio). Ed è qui che le nostre spettacolari guide donne ci hanno dato il consiglio fondamentale di accertarsi di raccogliere TUTTA la tuta prima di far pipì...insomma, non avrei mai creduto di trovarmi con le mele esposte al gelo artico. Ed è certamente una cosa divertente che racconterò ai nipoti quando sarò in preda alla demenza senile. Experience è viaggiare con i fucili e provare questa ambigua sensazione di voler incontrare l'orso da vicino ma averne al contempo paura per la nostra e la sua incolumità. Experience è guidare la motoslitta per 180 km e non avere la fortuna di incontralo, il bellissimo orso polare... è già... Siamo arrivati fino al mare artico ad est, dove di solito si trova ma non l'abbiamo visto. Di fronte al mare artico non puoi essere scontento di niente: affiorano piccoli iceberg con colori spettacolari dal grigio al celeste, piattaforme di ghiaccio dalle quali gli orsi amano cacciare e tuffarsi. Un paesaggio mai visto prima, ovvero visto soltanto nei documentari. Non puoi non sentirti un privilegiato a vivere queste emozioni. E sulla strada del ritorno, il sole in fronte, le dune di neve che acutizzano i colori. Il tramonto che aggiunge una tonalità calda al mondo di ghiaccio e neve, allora mi sento un po' Walter Mitty e penso che la felicità sta tutta qui, nell'andare ad incontrare le meraviglie di questo globo.
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di Paola e Marco
Abisko…Abisko è come casa, ad Abisko si respira l’aria di casa. Nel momento stesso in cui ho iniziato a rifare la valigia al termine del nostro soggiorno, ho capito perfettamente le parole di chi, conoscendo già il luogo, mi aveva detto al nostro arrivo “ Quando il pullman si è fermato qui davanti mi sono sentito di nuovo a casa”. Così come scorrevano tra le mie mani gli oggetti da riporre in valigia, così scorrevano anche le lacrime. Lacrime di gioia però, per il nuovo bagaglio che portavo con me, per tutto ciò che Abisko ha donato a me e a chi ha saputo sentire con me la dolcezza celata dietro il rigore del freddo artico. Il nostro viaggio è iniziato ben prima di arrivare ad Abisko….appena ci siamo imbattuti nelle righe che descrivevano il programma preparato da Gabriele, abbiamo deciso che quelle emozioni sarebbero state anche le nostre. E con il trascorrere delle settimane, questa vacanza è diventata qualcosa di più….la nostra luna di miele. Rinchiudere questa esperienza tra parole scritte su un foglio ci riesce difficile, va in contrasto con l’immensità del cielo che ci ha sorriso, della neve che ci ha illuminato i volti, e degli occhi orgogliosi di chi ci ha narrato dei luoghi in cui vive. L’emozione di entrare in sintonia con la propria slitta ed i propri cani, sentire solo il fruscio del nostro “selvaggio” correre tra il bianco in terra e l’azzurro in cielo…. Capire quanto si è piccoli rispetto alla grandezza di Madre Natura, e sentirsi pervadere dalla sua maestosità… L’Aurora poi….un brivido al solo pensiero dello spettacolo che ci ha offerto, davvero impossibile da raccontare a chi non l’ha vista coi propri occhi. Cieli perfetti, in compagnia di amici perfetti di cui serberemo un ricordo speciale. E lei, la Dama Sfuggente, venuta a darci il suo Arrivederci l’ultima notte, quando i più stanchi già sognavano nei loro letti caldi. Ci rivedremo Dama Sfuggente, ci rivedremo..è una promessa! |
Gli autoriSono persone che hanno viaggiato con noi e che hanno deciso di condividere le proprie emozioni scrivendo dei racconti, delle poesie, delle testimonianze I racconti
Marzo 2018
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